Valentina De Santis
Best Hotelier of the year
La mia casa è un albergo
Luminaries, Legends & Leaders Awards. Un titolo altisonante per un premio che, di solito, giunge dopo un certo numero di anni di carriera. Anzi, forse di decenni, perché per essere definiti “illuminati, leggende o leader” di un qualsiasi settore, ci vogliono expertise, bravura e savoir faire da vendere. Ma c’è chi lo ha conquistato a soli quarant’anni, di cui 12 trascorsi nei lunghi corridoi di quella che è diventata poi la sua seconda casa. E in effetti, quando Valentina De Santis parla del Grand Hotel Tremezzo si avverte un trasporto non comune per un luogo che l’ha vista crescere, prima come figlia e mamma e poi come Manager in Sales & Marketing, fino all’attuale ruolo di AD, condiviso con il padre.
Un mestiere di famiglia
«I Virtuoso Awards sono fra i riconoscimenti più prestigiosi nel mondo travel, decisi dalla votazione di oltre 20.000 agenti di viaggio operativi in circa 50 Paesi. A rendermi molto orgogliosa è soprattutto la motivazione alla base di questo premio, che riconosce in primis la spiccata passione per l’ospitalità e la capacità di saperla trasmettere al proprio team e ai propri ospiti. Non c’è soddisfazione più grande per chi sceglie di vivere la realtà alberghiera a 360 gradi, di farne insomma “casa e bottega”.
Ho appreso tutto quello che so del mestiere di hotelier da mio padre e mia madre, pertanto questo premio lo devo a loro, ai tanti insegnamenti e all’amore che hanno saputo trasmettermi giorno dopo giorno per una realtà che richiede sempre molte energie e dedizione.
Tutto è iniziato nel 2010, un anno importante per il Grand Hotel Tremezzo. Avevamo in programma le celebrazioni per il primo centenario dell’albergo, e mio padre fu piuttosto diretto con me: mi chiese che intenzioni avevo, se volevo entrare in azienda o volevo proseguire il mio percorso fuori (presso Bain & Company, ndr). Avevo 27 anni, una laurea in Economia ma non sapevo nulla di come si gestiva un albergo. Sapevo però che avevo mosso fisicamente i primi passi in quelle stanze, dove avevo trascorso tutte le mie estati, e che dovevo raccogliere la sfida, fare anche mio ciò che era di famiglia. Mio nonno comprò l’albergo nel 1975, sicuramente per un amore a prima vista ma anche credendo nella nascita di un nuovo progetto aziendale. Mio padre poi diede vita al Grand Hotel di Como, oggi Sheraton Lake Como, facendo ufficialmente dell’hotellerie la protagonista della nostra “family story”.
Lo scorso giugno, abbiamo aperto Passalacqua, la nostra terza proprietà sul Lago di Como, dopo tre anni di ristrutturazioni di una villa di fine ‘700 immersa in un parco di 5 ettari. Tre strutture affacciate sullo stesso specchio d’acqua ma ciascuna con la propria identità e vocazione. Il Grand Hotel Tremezzo per esempio è sempre stato un albergo di lusso in un palazzo Belle Epoque creato appositamente per ospitare un albergo. Fu fondato da due veri viaggiatori fin de siecle che, di ritorno dal Grand Tour in mezza Europa, decisero che il Lario doveva avere un albergo all’altezza di un pubblico internazionale. E così fu».
Da albergo di “prima classe” a icona di ospitalità
Per fare l’upgrade tanto desiderato e trasformare il Grand Hotel Tremezzo in quella che oggi tutti riconoscono come un’icona dell’ospitalità Made in Italy, i De Santis hanno puntato sulla parte delle facilities, a cominciare dalla Spa. Un segmento che negli ultimi due decenni ha preso sempre più piede, facendo la vera differenza fra un buon albergo e una top destination.
«La scelta del partner giusto era essenziale. Conoscevamo già il brand Starpool, un’azienda che, come noi, ha fatto della sua italianità un punto di forza e un orgoglio. Ci siamo riconosciuti nei loro valori, oltre che in un’offerta prodotto ampia che ha saputo trasformare le nostre idee, piuttosto ambiziose, in realtà. I lavori sono stati fatti in più step, con investimenti importanti: nel 2009 abbiamo realizzato la piscina interna e le cabine massaggio, nel 2012 la Spa Suite, un luogo super esclusivo con hammam, sauna e grande idromassaggio privati, mentre nel 2016 abbiamo completato l’ultimo e più importante progetto, riconvertendo un’intera villa adiacente all’hotel in Spa. Data l’unicità del progetto la nostra T Spa ha conquistato lo stesso anno il premio Best Spa of the Year di Virtuoso.
Non potevamo desiderare di più per Villa Emilia, una residenza dell’800 appartenuta alla Contessa Emilia Sommariva, già proprietaria della vicina Villa Carlotta. Pavimenti in mosaico, stucchi e affreschi fanno ora da contorno a 1.000 mq di benessere che stupiscono sia per il fascino del prezioso “contenitore” così ricco di storia, sia per l’atmosfera elegante e unica che coccola l’ospite. La piscina interna è spettacolare, a sfioro vista lago. Bellissima anche la sauna con una finestra che incornicia le nostre montagne, il bagno mediterraneo e l’Hammam Suite, realizzata in candido marmo Lasa».
Il Made in Italy come dogma
«Fra i dogmi di famiglia c’è quello della meticolosa ricerca del Made in Italy, della scelta dei materiali di allestimento – vedi ad esempio i marmi – e dei fornitori. In cabina ci siamo affidati a un brand d’eccellenza della cosmesi, l’Officina Profumo – Farmaceutica Santa Maria Novella di Firenze. Unica piccola eccezione il brand Dr. Barbara Sturm Skincare incentrato sulla cosmesi molecolare, scelto per la Spa di Passalacqua. Qui gli spazi wellness sono ricavati nel retro del “Palazz”, il bellissimo edificio color mattone sul retro della villa principale, ricco anche esso di storia come raccontano le volte e le colonne in granito dell’area relax affacciata sul giardino. La collaborazione con Starpool ci ha portati anche qui a realizzare qualcosa di unico: l’area umida, che comprende Soul Sauna e Glamour Steam, è ambientata all’inizio del tunnel sotterraneo scavato nella roccia che scorre sotto tutto il parco scendendo al lago fino all’approdo privato, là dove entro il 2024 ci sarà anche una piscina coperta…». Un work in progress continuo sul Lago di Como, vero luogo di benessere di casa De Santis.
Articolo a cura di Lorenza Scalisi exclusivamente.com